Dipartimento di Agraria

Università degli Studi di Sassari
Sabato, 19 Marzo 2022
ore: 9:00
Evento

GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA 2022 – “Acque sotterranee: rendere visibile l’invisibile”

Santu Lussurgiu (OR) e anche online (https://bit.ly/acqua-santulussurgiu)

Nell’ambito della Giornata Mondiale dell’Acqua 2022, sul tema “Acque sotterranee: rendere visibile l’invisibile”, il CRENOS (Centro Ricerche Economiche Nord-Sud), Università degli Studi di Cagliari, l'NRD (Nucleo Ricerca Desertificazione) dell'Università di Sassari, l'ENAS (Ente Acque della Sardegna), il Comune e l'Istituto Scolastico Comprensivo di Santu Lussurgiu organizzano per la mattina di sabato 19 marzo nel centro del Montiferru una manifestazione che vedrà protagonisti le alunne e gli alunni delle scuole in un “viaggio” attraverso la risorsa acqua. Sarà possibile seguire la manifestazione, che inizierà alle 9 in piazza Meloni, anche online su https://bit.ly/acqua-santulussurgiu.

La giornata mondiale dell’acqua è stata istituita dall’ONU nel 1993 per richiamare l’attenzione sulla crisi idrica globale, sensibilizzando la popolazione in vista del raggiungimento dell’obiettivo di sviluppo sostenibile (SDG) 6: acqua e servizi igienico-sanitari per tutti entro il 2030, un traguardo indispensabile per appianare le disuguaglianze socio-economiche e garantire la dignità di tutti gli esseri umani.

In tutto il mondo le acque sotterranee rappresentano un’enorme e importantissima risorsa. Proprio nelle falde del Montiferru è presente la maggiore riserva di acqua dolce della Sardegna: un tesoro lontano dalla nostra vista - trattenuto dalle formazioni geologiche di roccia, sabbie e ghiaie – che è importante “rendere visibile” per garantirne una gestione sostenibile e prevenire l’immissione di sostanze nocive nel sottosuolo.

L’iniziativa lussurgese è organizzata nell’ambito dei progetti internazionali MEDISS, MENAWARA e MEDWAYCAP, finanziati dal programma europeo ENI CBC Med, che vedono la Sardegna cooperare con alcuni Paesi della sponda sud del Mediterraneo nella ricerca e sperimentazione di metodologie innovative di utilizzo in agricoltura di acque reflue trattate, desalinizzate e di drenaggio per ridurre l’impiego di acqua dolce e i costi per l'approvvigionamento, nonché garantire la risorsa nei paesi a rischio di carenza idrica.

È proprio in alcune di queste aree (Tanzania, Etiopia, Tunisia, Algeria) che si è svolta l’attività del prof. Giorgio Ghiglieri, protagonista delle ricerche e dei progetti di cooperazione internazionale delle due Università sarde per il miglioramento e la salvaguardia delle risorse idriche. Al prof. Ghiglieri, scomparso lo scorso anno, è dedicata la giornata.

 

COMUNICATO STAMPA